L’avvenire è un’abitudine dell’immaginazione – Secondome
Onka Allmayer-Beck / Emmanuel Babled / Ccontinua+Mamt / Clementine Chambon / Matteo Cibic / Nigel Coates / Serena Confalonieri / Ctrlzak / Simone Fanciullacci + Antonio De Marco / Giulio Iacchetti / Lanzavecchia+Wai / Coralla Maiuri / Giorgia Zanellato / Duccio Maria Gambi / Stefano Marolla / Millim Studio / Numero Cromatico / Matteo Pellegrino / Studiopepe / Gio Tirotto / Alessandro Zambelli / Andrea Zambelli / Zaven
Dal 18 ottobre al 5 novembre 2025
Secondome compie diciannove anni!
Questa mostra è un racconto che riunisce le voci e le forme che hanno attraversato quasi due decenni di ricerca, sperimentazione e dialogo tra design, arte e artigianato.
Il titolo della mostra, “L’avvenire è un’abitudine dell’immaginazione”, nasce da una collaborazione con il collettivo Numero Cromatico, che partecipa con una nuova opera: un tappeto-manifesto della visione di Secondome, dove l’atto creativo è sempre un esercizio di immaginazione.
Ospitata negli spazi di LABEL201, galleria multidisciplinare romana, fondata da Manuela Tognoli, che con un approccio curatoriale innovativo favorisce il dialogo e la contaminazione tra linguaggi artistici differenti che spaziano dall’arte contemporanea al design.
Con questa esposizione ripercorriamo alcune tappe fondamentali del nostro viaggio:
una retrospettiva di oggetti iconici della collezione, dagli ultimi presentati al Salone del Mobile 2025 nel progetto Can You Imagine? curato da Federica Sala, ai pezzi storici del Padiglione Italia Expo 2015, fino alle opere realizzate per la mostra Rock-it curata da Maria Cristina Didero nel 2012.
La collezione di vetri, nostro materiale per eccellenza, include i vasi The Carry Artists di Nigel Coates, le cloches Uzito di Matteo Cibic, la collezione Titled di Emmanuel Babled in bronzo, la lampada Olimpia di Zaven in ottone, i mappamondi Coexist di Gio Tirotto, la caraffa Deus di Antonio De Marco e Simone Fanciullacci, le Transgenic Lights di Matteo Cibic e la clessidra Timeless di CtrlZack.
Accanto a questi, la Croce Martello di Giulio Iacchetti in legno e bronzo, i vasi Jambo in gomma riciclata di Serena Confalonieri, le nuvole-specchio Clouds di Onka Allmayer-Beck, e il Tavolo Luna Park di Alessandro Zambelli in vetro di Murano.
I complementi d’arredo spaziano dalla rocking chair Voluta di Stefano Marolla in legno di palissandro santos e ottone, agli sgabelli Jeunesse di Duccio Maria Gambi, dalla lampada Alter Ego di Studio Pepe allo sgabello Alicedi Clementine Chambon, dalla lampada Bright Future di Matteo Pellegrino a quella Vestale in raso e porcellana dei CContinua+Mamt, fino agli sgabelli Awaiting di Giorgia Zanellato e alla panca rivestita con i tessuti di Coralla Maiuri, alla Rocking chair Rocker di Lanzavecchia + Wai che ricorda un cavallo a dondolo.
Completano la mostra tre pezzi scultorei in bronzo, il tavolo Atlas di Andrea Zambelli e gli oggetti polifunzionali Balance di Millim Studio (sgabello, bilanciere, side table).
Infine Nebula due carte da parati di Millim Studio.
Un ringraziamento speciale a:
Tutti i designer e gli artisti che hanno contribuito e continuano a contribuire al nostro percorso e alla nostra crescita umana e professionale.
Agli artigiani, che con le loro mani sapienti danno vita ai pezzi della nostra collezione.
Label 201 / Manuela Tognoli
Federica Sala
Maria Cristina Didero
Besana Carpet Lab
BOTW
TNP / Woodlinea
Opera Narratives
Vini Federici
Ph. Serena Eller / Eller Studio
